Inter, la rabbia di Dumfries: “Rigore? La palla ha toccato la mia mano ma cosa potevo fare?! Bisogna tutelare i difensori”

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Intervenuto nel corso del postpartita di Inter Udinese, Denzel Dumfries si è fermato ai microfoni di Sport Mediaset soffermandosi sul fallo di mano in area di rigore che ha permesso ai friulani di rientrare in partita col penalty poi trasformato da Davis: “È un ko difficile da accettare, ma è successo. Il primo tempo era iniziato bene, poi abbiamo perso un po’ di lucidità ma abbiamo avuto tante occasioni. È successo

“Il rigore? Sì la palla ha toccato la mano, ma cosa potevo fare? Lo spiego in inglese (e inizia a parlare in inglese, ndr). Ho perso il contatto visivo con la palla, ma secondo la mia visione entrambi abbiamo saltato per cercare di prendere il pallone. Ho colpito il pallone in modo involontario, non posso saltare con le braccia dietro la schiena. Abbiamo avuto anche una riunione a inizio stagione in cui ci hanno detto di non farlo, che avremmo potuto saltare normalmente, con le mani in una posizione natuarle. Non è facile per noi e per l’arbitro, ma secondo me quando prendi il pallone con la mano a quella distanza ravvicinata si tratta sempre di una zona grigia. È difficile, difficile…

Per me non era rigore No, per me non è chiaro. Ora con il VAR noi difensori proviamo a difendere, ad intervenire e saltare normalmente. Io ho saltato normalmente, non sono andato con la mano verso la palla. È difficile. Secondo me se sono io l’attaccante e il difensore colpisce così la palla sono portato a dire che è rigore, ma non è facile né per i giocatori e né per l’arbitro. Per qualcuno è rigore, per qualcun altro no. A quella distanza, come ho detto, è molto difficile mettere le mani dietro la schiena. Secondo me dobbiamo tutelare di più i difensori

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