Zazzaroni difende Ranieri: “Attaccarlo e criticarlo solo per aver detto no a Gravina è irrispettoso”

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In questi ultimi giorni ci sono stati alcuni addetti ai lavori che hanno criticato il ripensamento di Claudio Ranieri per andare allenare la Nazionale azzurra, dopo l’esonero di Luciano Spalletti. Nei riguardi del tecnico capitolino, ha speso belle parole, il direttore del quotidiano “Il Corriere dello Sport“, Ivan Zazzaroni, che sul suo profilo Instagram, ha scritto un post, che di seguito vi proponiamo.

Non tutti i campioni dello sport sono attaccabili sui comportamenti e sulle scelte, anche se sorprendenti e verosimilmente impopolari. Ce ne sono alcuni che negli anni si sono guadagnati dei maxi crediti trasmettendo valori, buonsenso e positività al punto da essere considerati dei modelli di riferimento. Claudio Ranieri è uno di questi: lo celebrano in Inghilterra, in Spagna, dove ha lavorato e vinto. E da noi ha dato una bellissima immagine di sé riempiendo di ricordi e emozioni il Paese in lungo e in largo: da Catanzaro a Cagliari, da Napoli a Firenze, da Parma a Torino, Genova, Milano e Roma. La sua Roma“.

Tentare di macchiarne la figura per un no, frutto di un ripensamento notturno, è un esercizio intollerabile. Uomini che al supermercato non saprebbero scegliere tra un fustino di Dixan e due di un detersivo no logo si permettono di censurarlo per il solo essere tornato su una decisione che gli avrebbe cambiato vita e equilibri.
È vero che si era spinto molto avanti con Gravina e lo è altrettanto che aveva messo sopra tutto e tutti il rapporto con la Roma. Se alla fine ha deciso di non tradire, è da applaudire: la fedeltà non può essere un disvalore. A 73 anni si può essere più che lusingati dalla panchina della Nazionale, ma si deve anche essere convinti e liberi di accettarla. La stessa Figc ha rispettato Ranieri, pur non gradendone la scelta, e ha taciuto. Almeno pubblicamente“.

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