De Marinis in ESCLUSIVA: “L’annata dell’Inter è una ferita gravissima e lo sfogo di Lautaro è comprensibilissimo”
La partita contro il Fluminense ha lasciato strascichi molto importanti in casa Inter, e ad alimentare l’incendio tra i nerazzurri sono state le burrascose ma nette e precise parole di Lautaro nel post partita. Quale sarà la reazione della squadra dopo le vacanze? E’ giusto che Lautaro abbia usato quelle parole con quei toni? A rispondere a questi quesiti e non solo ci pensa il cantante e tifoso interista Davide De Marinis, il quale presenta il suo singolo “Che meraviglia” che fa parte del Cortometraggio “Sei sempre stata tu” di Sasha Alessandra Carlesi
Il 1 Maggio è uscita la tua nuova canzone che meraviglia, scritta per il film sei sempre stata tu di Sasha Alessandra Carlesi, raccontami nel dettaglio anche per gli amici di Passionecalcio.eu cosa parla questa canzone e come è nata la preparazione di questo brano che hai fatto uscire per il cortometraggio e i conseguenti aneddoti. Aver lavorato a Che meraviglia ti ha fatto ritornare indietro a quando avevi scritto “Troppo bella?”
“Che meraviglia nasce da una chiacchierata avvenuta con Sasha Alessandra Carlesi ovvero colei che è la regista di questo cortometraggio che si chiama sei sempre stata tu, la quale raccontandomi di cosa parlava questo suo progetto lavorativo mi ha ispirato a farsi che potesse nascere questo brano, tant’è che lei mi voleva come arrangiatore di un pezzo che avrebbe fatto parte del cortometraggio. Mentre parlavamo infatti io ho preso i miei appunti e poi dopo aver parlato con lei ho subito tirato fuori la canzone da tutte queste nozioni che lei mi ha raccontato. Che meraviglia è un brano che mi piace tantissimo e che mi da molta soddisfazione tant’è vero che ieri per esempio in una serata mi hanno chiesto addirittura il bis ad un evento dove ho suonato. Che meraviglia se mi ha ricordato troppo bella? Beh si hanno un legame forte entrambe le canzoni e poi entrambe sono state scritte alla stessa maniera ossia di getto, e poi per quanto riguarda che meraviglia ci tengo ad aggiungere che il mio produttore vale a dire Paolo Agosta, ha dato uno straordinario contributo lavorando anche per l’arrangiamento”
Sei sempre stata Tu è un cortometraggio di Sasha Alessandra Carlesi, ti chiedo è ben nota la differenza tra un cortometraggio e un film, tu però che hai toccato con mano e visto da vicino la preparazione di questo lavoro, che differenze hai costatato avendolo visto da vicino? Ti piacerebbe recitare in futuro più in un cortometraggio se ne avessi occasione o piu ad un film?
“Beh il cortometraggio è più difficile, c’è pochissimo tempo per poter spiegare il concetto che si vuole raccontare della storia, mentre per il film la possibilità per poterlo fare è ben più ampia, ma Sasha è stata comunque bravissima nel lavorare al progetto di sei sempre stata tu, e io ho vissuto dei giorni pazzeschi con una troupe incredibile tutta organizzata per fare in modo che tutto riuscisse al meglio. Cosa mi piacerebbe fare? Direi il film perchè mi intrigherebbe molto, anche se Sasha Alessandra mi ha detto che al prossimo lavoro che farà mi vuol entrare nel cast perchè mi vede bene come attore, e io direi che potrei fare non il protagonista ma un ruolo comunque determinante per un eventuale film”
Come descriveresti con poche parole chiavi la canzone a coloro che ancora non l hanno ascoltata e il cortometraggio per chi ancora non ha avuto modo di vederlo e se puoi raccontarmi di cosa parla questo cortometraggio?
“La canzone di per se la dedicherei a quelle persone che ci credono ancora nella vita, che amano e si meravigliano delle piccole cose e grandi della vita, mentre per quanto riguarda la canzone nel contesto del progetto, essa racconta della storia di questi due ragazzi protagonisti ossia Christian e Millie interpretati alla grande da due straordinari attori quali Ciro Buono e Mikol Barletta dove vengono toccati temi veramente importanti e profondi e molto riflessivi”
In un tuo post social tu hai detto nel presentare la canzone : “nella vita più riusciamo a vivere dicendo CHE MERAVIGLIA e meglio si vive, la meraviglia è un dono che tutti abbiamo basta solo alimentarlo e donarlo” Ecco ma perchè secondo te non riusciamo mai a dire questa frase, è sempre il solito discorso del andare sempre di fretta oppure perchè non si ha proprio voglia?
“Come intercalare che Meraviglia si usa molto per far intendere uno stupore per ciò che vediamo e ci circonda, ma al tempo stesso però questo termine non viene utilizzato come uno stile di vita, ed è difficile che questo avviene specialmente unire la ripetizione nel dire questa parola più la costanza. E’ come quando una persona fa palestra, più allena il suo fisico più riesce a mantenersi in forma oppure quando mangiamo, noi siamo sempre abituati anche se magari non abbiamo fame di mangiare a pranzo a cena e fare la colazione, ma se riuscissimo a cominciare ad abituarci a non farlo e mangiare il giusto, lo spirito sta meglio la mente anche ma anche il fisico. Cosi lo è anche il concetto di Che meraviglia, più ci abituiamo a renderlo il nostro stile di vita non solo un intercalare e più apprezziamo le piccolissime cose”
Per quanto riguarda invece l’Inter io direi di partire dalla fine e quindi dalle parole forti di Lautaro post Fluminense, ecco ti chiedo inizialmente se secondo te è stato giusto dirle in quel modo, e poi volevo chiederti se quello che ha detto Lautaro è un ulteriore sconfitta per la società e il modo che sta gestendo il post Inzaghi o se sarebbe accaduto lo stesso?
“Le parole di Lautaro sono uno sfogo di un capitano giustamente arrabbiato per un annata andata male, in cui si è arrivati fino alla fine per poi non vincere nulla, e non c’entra assolutamente nulla ne il Fluminense ma anche il fatto che c’è Chivu anche perchè l’argentino lo avrebbe detto comunque e non è assolutamente una sconfitta nemmeno per la società. Se pensiamo alle due finali fatte dall’Inter inizialmente quella col City tutti pensavamo fosse stata brutta per come è andata, ma se la si confronta col Psg quella di Monaco è stata un vero e proprio disastro in cui la squadra specialmente dopo l’annata incredibile che ha fatto ci ha sedotti per poi abbandonare cosi nel modo peggiore, perchè se per caso sarebbe finita 5-4 o anche cosi però con i nerazzurri più grintosi e determinati la storia sarebbe stata diversa. Inzaghi secondo me dico anche che si voleva fare come Mourinho, ma non c’ha creduto fino in fondo”
Secondo te qual’è il motivo percui l’Inter è passata dal dire di essere ingiocabile e avere attributi enormi proprio detto dallo stesso Lautaro, c’entra solo l’addio di Inzaghi oppure c’è un altro motivo forte che in questi anni è stato nascosto dalle vittorie? I like dei calciatori sul post risposta di Calhanoglu sono un segnale di spaccatura contro il capitano oppure è solo il classico gioco dei giornali?
“L’emotività da sempre è un fattore importante specialmente in una squadra, in cui le vittorie danno sempre l’autostima e come si dice vincere aiuta sempre a vincere. L’Inter questo concetto lo ha afferrato e fatto suo in questa stagione ma anche nelle annate precedenti, anche se poi nel finale di questa annata appena trascorsa ci è arrivata praticamente distrutta perdendo la possibilità di poter vincere i trofei a cui ambiva e lo scudetto per esempio è stato buttato via alle ortiche al cospetto è vero di un grandissimo Napoli, ma l’Inter poteva tranquillamente farlo suo. Like dei giocatori al post di Calhanoglu? Bisogna vedere che peso ha perchè può voler dire moltissime cose, ma io sinceramente non darei troppa importanza a ciò, perchè a mio modo di vedere un like social non può definire in modo dettagliato il sentiment di uno spogliatoio”
In tutta questa burrascosa situazione c’è un Chivu che comunque è arrivato e ha fatto il mondiale per club, ti chiedo è lui il nome giusto per rimettere l’Inter sulla rotta giusta? Lautaro secondo te avrebbe usato quei toni cosi forti se ci fosse stato un altro tecnico?
“Io devo esser sincero avrei preferito moltissimo che a sostituire Inzaghi fosse Mourinho, per il suo modo di allenare il suo carattere ma anche perchè sarebbe stato un bel ritorno romantico. Per quanto riguarda Chivu è un icona del triplete ed è una figura bella e decisa dal carattere tosto e determinato ed anche un vero combattente, e riesce a esserlo anche usando molta sensibilità e lo si percepisce anche dal modo in cui parla. Per poter dare un giudizio su di lui bisogna ovviamente aspettare perchè è appena arrivato, in una realtà difficile, ma io mi accontenterei come primo trofeo di uno scudetto sinceramente. Lautaro? Ribadisco che lui avrebbe usato quei toni con qualsiasi allenatore a prescindere da ora che c’è Chivu o chiunque, perchè l’annata è finita veramente male specialmente considerando la finale con il Psg, perchè di 4 competizioni almeno 1 trofeo l’Inter aveva il dovere di portarlo a casa”
L’Inter sta cominciando piano piano a dare una ventata d ‘aria fresca e uno dei protagonisti di questo Mondiale è stato senz’altro Pio Esposito, ti chiedo è un giocatore che ti piace e a chi lo paragoneresti? E’ un calciatore pronto per essere l’attaccante del futuro oppure è meglio inserirlo gradualmente anche in ottica Italia?
“Pio Esposito è un calciatore che mi piace tantissimo, è un giocatore che si vede che ci tiene all’Inter e lo ha dimostrato quando in questo mondiale è stato tirato in causa, e si vede che la stirpe degli Esposito è veramente forte considerando quanto siano bravi anche i suoi fratelli tra cui Sebastiano sempre nerazzurro. Se lo dovessi paragonare a un grande centravanti direi senza alcun dubbio Luca Toni, per la sua fisicità visto che anche l’ex Palermo e Fiorentina ha dalla sua un fisico importante, ma anche dai suoi movimenti in campo. Se è pronto per giocare? Assolutamente si ed è anche un bene in ottica nazionale perchè è come il discorso che facevo sulla parola che meraviglia ovvero più giochi, piu lo fai convinzione e più continui a crederci. Io non credo che questo ragazzo si sia montato la testa, certamente sarà gasato ed è comprensibile e fa bene è giusto che sia cosi”