Pia Tuccitto in ESCLUSIVA: “Della mia carriera non cambierei assolutamente nulla, rifarei tutto”

 In Interviste Esclusive

Una delle squadre rivelazione di questa stagione è stata senza dubbio il Bologna di Italiano, che nonostante l’insidia della Champions ha regalato grandi emozioni ai tifosi con la conquista tra l’altro della Coppa Italia contro il Milan. A parlare della squadra emiliana e di come ha vissuto questa annata la città è stata la cantautrice toscana Pia Tuccitto, tifosa del Bologna, la quale in esclusiva a Passionecalcio.eu ha anche presentato il suo nuovo brano uscito lo scorso 30 maggio ovvero Viva la Libertà

Lo scorso 30 Maggio è uscito il tuo singolo Viva la Libertà, scritto con Augusta Melisi e prodotto da Frank Nemola. Volevo sapere da te di cosa parla questo brano in modo da farlo conoscere agli amici di Passionecalcio.eu che hai scritto insieme a Melisi e cosa ti ha ispirato al fine di far uscir fuori il medesimo e degli aneddoti che vuoi raccontare a riguardo

“Viva la libertà è stato scritto da Augusta Melisi e prodotto dal mio storico produttore con il quale collaboro da sempre ovvero Frank Nemola, io invece ho lavorato sul contorno della canzone e Augusta quando ha scritto questa canzone me l’ha presentata, l’ho ascoltata, e lei mi ha chiesto se volessi inciderla e io ho accettato molto volentieri anche se il genere di questa canzone non è il mio tradizionale essendo Pop Dance, mentre io sono molto più Rock. Il brano è di 2 minuti e 39 e racchiude come concetto principale i diritti alla libertà, e infatti sono anche inseriti in questa canzone grazie anche l’intelligenza artificiale personaggi iconici che hanno reso fondamentale il concetto di libertà come David Bowie. E’ stato un grande piacere aver lavorato in questa canzone, specialmente per Augusta che ha sempre fatto del bene per me e io con grande piacere ho voluto ricambiare”

La tua carriera musicale è sotto gli occhi di tutti, con grandissimi successi e trionfi che ti hanno contraddistinta, ma se dovessi fare un passo indietro e potessi parlare a quella ragazza piena di sogni che si laureò al Dams cosa le consiglieresti e cosa consiglierebbe la Pia di quegli anni alla Pia di oggi? Rifaresti tutto o c’è qualcosa che cambieresti nella tua carriera?

“Io non cambierei assolutamente nulla di quello che ho fatto fino ad ora, rivedo spesso con piacere immagini della me giovane ai tempi di quando frequentavo il Dams, e ripeto non cambierei assolutamente nulla di ciò che ho fatto e rifarei tutto. Nella mia vita ho realizzato molti sogni come quello di partecipare a Castrocaro cosa che ho fatto, e poi di lavorare nella musica e l’ho fatto senza paura facendomi anche rispettare perchè essendo donna come in purtroppo tutti i lavori, si fa fatica a riuscire ad imporsi, ma io ci sono riuscita e sono molto contenta di quello che ho fatto e che sto facendo. Non sono una persona che se la tira e non mi atteggio mai per apparire anzi sono una persona che da sempre ama molto imparare e conoscere”

Tu hai collaborato nella tua carriera anche con grandissimi della musica quali Patty Pravo, Vasco Rossi e Irene Grandi per citarne alcuni. Come è avvenuto il primo incontro con questi tre giganti della musica e quale è stata la tua prima impressione conoscendoli?

“Dunque io ho fatto Castrocaro nel 1993 e fui notata da Guerrieri, da li ho iniziato a conoscere e collaborare con grandissimi artisti quali ad esempio Vasco Rossi, il quale non è un mio idolo musicale essendo io grande amante di Renato Zero e Loredana Bertè specialmente da giovane, però è comunque un icona enorme della musica con cui mi sono trovata benissimo perchè mi ha fatta sentire a mio agio e abbiamo lavorato molto bene assieme. Con Patty Pravo invece l’incontro avvenne tramite Vasco, il quale mi disse che in studio di registrazione lei mi stava aspettando e che mi voleva conoscere, e quando la vidi non la riconobbi subito perchè aveva uno sguardo diverso rispetto a quello che mi immaginavo, e a lei diedi inizialmente una canzone che si chiama Count-Down, e successivamente diventarono 7. Con Patty lavorai a stretto contatto per ben 4 mesi e la frequentai tutti i giorni in quel periodo, tant’è che lavorai con lei come corista e le doppiai anche la voce in alcune canzoni, visto che a lei piaceva molto come canto. Irene Grandi? La conoscevo poco, con lei ho lavorato a canzoni come buon compleanno e Ninna nanna, ,ma devo dire che tutte e tre sono state esperienze bellissime”

Nella musica attuale un nemico o anche un supporto dipende dalle circostanze è il social, tu che rapporto hai con la tecnologia e con i social, e le critiche degli heaters li ritieni utili oppure giustamente ti arrabbi?

“Il social per me è un incubo visto che mi hanno hackerato alcuni profili, tant’è che tutt’ora sto combattendo al fine di eliminare alcune cose hackerate. Io sono per l’idea del tradizionalismo, gli heaters secondo me è meglio che non esistono perchè dico se a te non piace una mia canzone o un contenuto che condivido col pubblico, non lo guardare perchè mi devi criticare, anche se c’è da dire che chi critica è colei o colui che ha grandissimi problemi nella vita di tutti i giorni e sfoga la rabbia sui social. Io non amo molto chi giudica per apparire come ad esempio fanno i giudici dei talent che non danno il loro giudizio in modo costruttivo ma solo per far vedere che anche loro esistono e questo non va affatto bene e non mi piace”

Nella musica attuale gli ascoltatori criticano molto spesso la nuova generazione di cantanti, i quali vengono accusati di comporre una musica più commerciale anziché impressa nei cuori di chi ascolta e di non avere un outfit adeguato. Cosa c’è secondo te di differente della musica di oggi rispetto al passato che non permette al pubblico di affezionarsi? Facile dire l’arrivo dei social? Con quale ti piacerebbe collaborare?

“Blanco è un cantante giovane che mi piace tantissimo e con il quale scriverei le canzoni, perchè a parte la parentesi di Sanremo in cui calcio le rose dal palco, lo reputo un grande cantante e alcuni dei suoi brani mi hanno commossa facendomi anche piangere. Il problema della musica di oggi e quindi dei cantanti di oggi è la casa discografica, e quindi la mancanza in modo particolare di gente competente che riesca a pescare giovani talenti che rimangono indelebili nel panorama musicale, come ad esempio è successo per Vasco ma come per molti altri. Un cantante non può durare poche settimane per poi sparire, anzi deve durare negli anni e questo quindi dipende dalla mancanza di conoscitori di musica competenti. Mi è rimasta in mente una frase di un grande chitarrista che lavorerà anche con i Maneskin ossia Dario Comuzzi, il quale mi disse che la musica italiana sono 2 anni che non incide all’estero e questo è gravissimo”

Oltre alla musica tu segui anche il calcio in particolare il Bologna, come è nata questa tua passione per il Bologna e se scriveresti mai una canzone sul Bologna e come la intitoleresti?

“Io abito a Bologna dal 1985 e ho amato fin da subito questa squadra per la passione anche che hanno i tifosi nel trascinare la squadra. Per amore che ho per questa squadra ma anche per il rispetto del suo inno scritto da Dalla non lo scriverei mai uno mio, perchè il suo è anche talmente bello e commovente che non lo si può cambiare, io di inni calcistici li ho fatti perchè ne ho scritto uno per il Palermo, ma per il Bologna non lo farei per questo motivo. Il campionato del Bologna è stato talmente bello e iconico che sarà difficile da dimenticare, e la Coppa Italia è stata la ciliegina che ha fatto esplodere i tifosi di gioia”

Il Bologna ha concluso una grande stagione nonostante ha dovuto affrontare la Champions, e l’artefice è stato Italiano. Ecco quale è il tuo giudizio sul tecnico e cosa ritieni abbia portato in dote di diverso rispetto a Thiago Motta?

“Motta è stato un icona per il Bologna fino a quando però non ha deciso di lasciar tutto per andare alla Juve, ed è stato un addio doloroso da digerire perchè lui invece aveva sempre ribadito che sarebbe rimasto, e invece di seguire la squadra nella stagione appena conclusa ha preferito la scelta personale, e quindi è andato a Torino. La cosa che mi è piaciuta molto quest’anno del Bologna, che il presidente Saputo ha comprato pochi giocatori è vero ma sono stati valorizzati alla grande da un grandissimo tecnico quale è Italiano,  e infatti lo dimostrano i risultati visto che la squadra è stata la migliore insieme all’Inter, alla Roma ma anche l’Atalanta”

Secondo te anche se è appena terminata la stagione, ed è in corso il Mondiale per club, quale può essere l’antagonista principale del Napoli per lo scudetto? Quale è la squadra che ti intriga di più particolarmente?

“Io voglio pensare che nel calcio possano esistere sorprese e storie incredibili, e che di conseguenza non vincano sempre le stesse squadre ovvero l’Inter o la Juve o queste squadre abituate a farlo, percui se devo dire un nome di un club farei quello dell’Atalanta, la quale come anche il Bologna ha poca popolarità visto la prevalenza di tifo per le squadre citate prima. Mi aspetto quindi storie di calcio anche in Italia come ad esempio quella che fu di Ranieri in Premier con il Leicester”

Uno degli scandali che colpisce il mondo del calcio è la questione scommesse e se ne tornato a parlare in questi mesi col caso Fagioli-Tonali, cosa pensi del calcio scommesse e cosa cambieresti nel calcio per farsi che questo non possa più accadere?

“I soldi appannano da sempre la vista e questo è sempre accaduto per ogni cosa non solo per il calcio, e diventano come una droga e una malattia e questi due calciatori sono stati i due classici polli di tanti altri che ce ne sono dietro che magari non se ne parla, e questo rappresenta un sistema marcio del calcio, che già annebbia di per se gli altri sport come ad esempio il Tennis che difficilmente prende la scena al cospetto del pallone, ed è una macchina di soldi che più se ne hanno piu se ne vogliono ottenere. Io consiglierei di vedere per capire meglio  concetto di semplicità e umanità che va contro a ciò che abbiamo detto prima, un bel documentario sulla vita di Bob Marley il quale ne è stato una vera e propria icona”

Prima ti ho chiesto la squadra che ti intriga di più, ora invece quale è quella che invece quando vedi le partite proprio non sopporti e perchè? Perchè secondo te Juve e Inter sono le tifoserie più odiate?

“Juventus e Inter sono odiate come vengono odiate tutte le squadre che hanno favoritismi arbitrali, ma in Italia questo le fa andare avanti, ma in Europa questo lo perdi e infatti le squadre italiane in Europa fanno molta fatica al cospetto magari di club che invece vanno molto più veloci sia come idee ma anche in campo. Le squadre che non sopporto molto nel calcio sono la Juve l’Inter, ma anche la Fiorentina perchè tifo Bologna e quindi tra emiliani e fiorentini c’è da sempre nel calcio, nel quale non c’è più libertà perchè ad esempio io ho un grandissimo mio amico che gioca a pallone che è un grande talento, che non gli viene mai data la libertà di agire come crede in campo, perchè lui è un ala ma l’hanno fatto diventare difensore, e non è giusto perchè se lui è un ala quello deve fare e basta”

Quali sono i tuoi progetti futuri a cui stai lavorando e che usciranno dopo Viva la Libertà?

“Dunque per seguire nel dettaglio il mio percorso lavorativo futuro seguitemi sul mio sito ufficiale, dove li ci sono tutti gli eventi che mi vedranno impegnata nei prossimi mesi. Per quanto riguarda i brani il 4 Luglio uscirà una canzone che si chiama Aiuto speciale dedicato agli alluvionati di Bologna che sono stati colpiti, con la speranza che la situazione possa migliorare,  e il ricavato andrà alle vittime della Romagna. Mentre per quanto riguarda il 29 Agosto uscirà Mia testa è questa qua per poi iniziare a lavorare per l’album che uscirà invece il prossimo anno. Invito tutti a seguirmi su Spotify e su Youtube per non perdervi nulla da qui in avanti”

ARTICOLI CORRELATI